1989 - SINOPIE ALLA MISERICORDIA NELLA TRADIZIONE DELL'AFFRESCO
La Misericordia dona alla città un importante pittura del maestro Massimo Micheli, si tratta di un dipinto che la confraternita vuole donare alla città ed ha come tema le opere di misericordia.
I lavori sono durati due anni. Si tratta di un opera imponente che ricopre tutta la parte curva del salone del consiglio. Un opera destinata a permanere nei secoli all'attenzione dell'uomo che trovi nell'affresco un momento di riflessione cristiana verso chi soffre.
A sinistra i pescatori in piedi e seduti, accanto vi sono figure diafane e spirituali. |
A destra le figure esprimono superficialità, indifferenza, disinteresse e curiosità per il dramma che accade. |
Dettaglio dell' affresco. "Una passante si ferma a guardare" VALUTAZIONE TECNICA E ARTISTICA DELL'AFFRESCO "IL BUON SAMARITANO" Di Cristiana Vettori |
L'opera pittorica realizzata ad affresco da Massimo Micheli nella sala del consiglio della Misericordia a Viareggio in √ia Cavallotti sviluppa temi articolati e complessi il cui fulcro è rappresentato dal gesto di soccorso a un ferito.
Per procedere in modo corretto e approfondito alla lettura dell'opera d'arte contemporanea l'osservatore deve considerare parallelamente tre elementi distinti ma convergenti affrontando la lettura tecnica, la lettura formale e la lettura dei contenuti. Solo pochissimi confratelli, i più attenti e sensibili, hanno seguito lo sviluppo creativo documentandosi con domande rivolte all'artista per comprendere il valore dell' opera che prendeva forma concreta con il trascorrere del tempo. In considerazione di ciò scrivo questa breve nota affrontando sinteticamente i tre diversi elementi da considerare per comprendere compiutamente l'opera realizzata nella vostra sede.
1) LETTURA TECNICA Sviluppo del lavoro
l'artista ha realizzato tredici cartoni preparatori con figure a grandezza naturale studiate solo con l'intento di sviluppare i temi compositivi, ha disegnato due spolveri di ogni cartone buchettandone uno.
Gli spolveri buchettati sono stati utilizzati dal pittore per eseguire la sinopia sull'arriccio. La sinopia è la composizione globale dell'affresco.
E' disegnata, con pennelli intrisi nella terra rossa, sul primo strato d'intonaco (arriccio) ruvido e rasposo.
In seguito il muratore prepara le porzioni giornaliere d'intonaco e l'artista dipinge sull'intonaco fresco con pennello, acqua e pigmenti cromatici rosso sinopia.
Gli spolveri non buchettati sono utilizzati per realizzare l'incisione disegnativa sull'intonaco liscio che riproduce tutti gli elementi compositivi presenti nella sinopia. I pigmenti usati, uniti solo con acqua e stesi sull'intonaco fresco, che ha una durata di assorbenza di sei/sette ore, sono trattenuti e cristallizati
dalla pellicola di carbonio di calcio formatasi sulla superficie dipinta a contatto con l'aria.
questa particolare tecnica, difficile e impegnativa, ha visto l'artista intento a riprodurre ben sei volte ogni figura tenendo conto dei tagli e delle attaccature dell'intonaco, dei risultati cromatici visibili correttamente solo dopo l'essiccazione dell'intonaco la cui validità è strettamente legata all'esperienza e alla capacità, ma tutti questi elementi sarebbero ben poca cosa se non esistessero i messaggi contenuti nell'opera.
2) LETTURA DI FORMA E CONTENUTO
A sinistra i pescatori, in piedi e seduti con gli strumenti e i frutti del loro lavoro,rappresentano i puri di spirito, forse i più attenti a comprendere i valori veri, il significato profondo della vita e dell'amore per il prossimo, staccati dalla corsa al denaro e al potere, sono immersi in una luce calda e sognata. Accanto i pescatori vi è un gruppo di figure pervase da una luce più diafana e spirituale. Queste immagini sono particolarmente importanti e vive nel cuore dei Viareggini per l'esempio morale (Del Chiaro) per l'impegno sociale (Barsacchi) per l'esempio spirituale (Curatino).
Il Curatino partecipa all'azione con un gesto simbolico, infatti, è portatore di messaggi di speranza e di pace. Il fulcro della composizione è centrale rispetto alla parete, vi è rappresentata la parabola del "Buon Samaritano" interpretata dall'artista nella contemporaneità. L'uomo soccorre un ferito, colpito da arma da fuoco, vistosamente sporco di sangue, il Samaritano e il ferito occupano lo spazio dominando la parete concava; sono figure drammatiche investite da una forte luce che ne scolpisce i gesti esaltandone i contenuti. Anche il cielo si fa più vivido e i gabbiani gridano un canto di dolore e di speranza insieme. Vicino al Samaritano vi è il feritore, impugna ancora la pistola ed è sbilanciato nel gesto di fuga, la morte lo sovrasta. I colori vibranti e scuri esaltano la drammaticità dei contenuti. A destra il messaggio assume toni di accusa versi l'indifferenza, il compiacimento per la posizione sociale conquistata rilevata dal plauso dello stolto, il disinteresse, la curiosità e la superficialità.
La composizione figurativa converge al centro formando un "viale di umanità"che esalta l'atto d'amore verso il prossimo facendo diventare questo buon Samaritano un monumento di fede e di speranza.
L'opera pittorica ricca di valore e di significati profondi è stata realizzata da Massimo Micheli con grande serietà professionale e sforzo finanziario personale, infatti, la cifra stabilita come "compenso"
non ha coperto tutte le spese sostenute per i materiali, i colori e i viaggi; tuttavia l'artista, consapevole di ciò, accettò l'incarico perché intendeva con esso esprimere il suo attaccamento all'ente che lo aveva visto impegnato da bambino e da giovane e alla sua città natale dalla quale mancava da trent'anni.
Nella certezza che l'opera sia capita e apprezzata dai confratelli e dalla cittadinanza, studiata e analizzata più approfonditamente, porgo i miei saluti.
Per procedere in modo corretto e approfondito alla lettura dell'opera d'arte contemporanea l'osservatore deve considerare parallelamente tre elementi distinti ma convergenti affrontando la lettura tecnica, la lettura formale e la lettura dei contenuti. Solo pochissimi confratelli, i più attenti e sensibili, hanno seguito lo sviluppo creativo documentandosi con domande rivolte all'artista per comprendere il valore dell' opera che prendeva forma concreta con il trascorrere del tempo. In considerazione di ciò scrivo questa breve nota affrontando sinteticamente i tre diversi elementi da considerare per comprendere compiutamente l'opera realizzata nella vostra sede.
1) LETTURA TECNICA Sviluppo del lavoro
l'artista ha realizzato tredici cartoni preparatori con figure a grandezza naturale studiate solo con l'intento di sviluppare i temi compositivi, ha disegnato due spolveri di ogni cartone buchettandone uno.
Gli spolveri buchettati sono stati utilizzati dal pittore per eseguire la sinopia sull'arriccio. La sinopia è la composizione globale dell'affresco.
E' disegnata, con pennelli intrisi nella terra rossa, sul primo strato d'intonaco (arriccio) ruvido e rasposo.
In seguito il muratore prepara le porzioni giornaliere d'intonaco e l'artista dipinge sull'intonaco fresco con pennello, acqua e pigmenti cromatici rosso sinopia.
Gli spolveri non buchettati sono utilizzati per realizzare l'incisione disegnativa sull'intonaco liscio che riproduce tutti gli elementi compositivi presenti nella sinopia. I pigmenti usati, uniti solo con acqua e stesi sull'intonaco fresco, che ha una durata di assorbenza di sei/sette ore, sono trattenuti e cristallizati
dalla pellicola di carbonio di calcio formatasi sulla superficie dipinta a contatto con l'aria.
questa particolare tecnica, difficile e impegnativa, ha visto l'artista intento a riprodurre ben sei volte ogni figura tenendo conto dei tagli e delle attaccature dell'intonaco, dei risultati cromatici visibili correttamente solo dopo l'essiccazione dell'intonaco la cui validità è strettamente legata all'esperienza e alla capacità, ma tutti questi elementi sarebbero ben poca cosa se non esistessero i messaggi contenuti nell'opera.
2) LETTURA DI FORMA E CONTENUTO
A sinistra i pescatori, in piedi e seduti con gli strumenti e i frutti del loro lavoro,rappresentano i puri di spirito, forse i più attenti a comprendere i valori veri, il significato profondo della vita e dell'amore per il prossimo, staccati dalla corsa al denaro e al potere, sono immersi in una luce calda e sognata. Accanto i pescatori vi è un gruppo di figure pervase da una luce più diafana e spirituale. Queste immagini sono particolarmente importanti e vive nel cuore dei Viareggini per l'esempio morale (Del Chiaro) per l'impegno sociale (Barsacchi) per l'esempio spirituale (Curatino).
Il Curatino partecipa all'azione con un gesto simbolico, infatti, è portatore di messaggi di speranza e di pace. Il fulcro della composizione è centrale rispetto alla parete, vi è rappresentata la parabola del "Buon Samaritano" interpretata dall'artista nella contemporaneità. L'uomo soccorre un ferito, colpito da arma da fuoco, vistosamente sporco di sangue, il Samaritano e il ferito occupano lo spazio dominando la parete concava; sono figure drammatiche investite da una forte luce che ne scolpisce i gesti esaltandone i contenuti. Anche il cielo si fa più vivido e i gabbiani gridano un canto di dolore e di speranza insieme. Vicino al Samaritano vi è il feritore, impugna ancora la pistola ed è sbilanciato nel gesto di fuga, la morte lo sovrasta. I colori vibranti e scuri esaltano la drammaticità dei contenuti. A destra il messaggio assume toni di accusa versi l'indifferenza, il compiacimento per la posizione sociale conquistata rilevata dal plauso dello stolto, il disinteresse, la curiosità e la superficialità.
La composizione figurativa converge al centro formando un "viale di umanità"che esalta l'atto d'amore verso il prossimo facendo diventare questo buon Samaritano un monumento di fede e di speranza.
L'opera pittorica ricca di valore e di significati profondi è stata realizzata da Massimo Micheli con grande serietà professionale e sforzo finanziario personale, infatti, la cifra stabilita come "compenso"
non ha coperto tutte le spese sostenute per i materiali, i colori e i viaggi; tuttavia l'artista, consapevole di ciò, accettò l'incarico perché intendeva con esso esprimere il suo attaccamento all'ente che lo aveva visto impegnato da bambino e da giovane e alla sua città natale dalla quale mancava da trent'anni.
Nella certezza che l'opera sia capita e apprezzata dai confratelli e dalla cittadinanza, studiata e analizzata più approfonditamente, porgo i miei saluti.
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