giovedì 27 marzo 2014

LETTERA A UN AMICO - SETTEMBRE 2010 GIOVANNA BERTOLOZZI

PER MASSIMO

Mi ricordo le prime lezioni quando mi hai messo in crisi e ho anche pianto perchè grande e' stato lo sforzo nel cercare di comprendere che ogni cosa fa parte di un tutto e ne riflette così il circostante.
Il tuo insegnamento e' stato ed e' ancora un privilegio ha risvegliato in me la bellezza, la passione per l'arte e il crederci, il ricevere e il donare rispettando ogni cosa e principalmente la propria dignità nell' operare. Tutto era apparentemente insignificante ma con la tua maestria e delicatezza d'animo hai saputo risvegliare la mia creatività più nascosta.

2002 - Massimo Micheli - autoritratto - tecnica mista cm. 18x24

Il dare, la verità che si tramanda e' un concetto d'infinito e di espansione perche gli altri come me attingeranno e carichi di altri doni potranno arricchire trasmettendo a chi a sua volta ne sarà attratto.
L'arte nella sua purezza porta con se la verità e per questo ognuno di noi riconosce la sua armonia....Omissis

Tratto da " una lettera a un amico " di Giovanna Bertolozzi per Massimo Micheli
Dal libro biografico " Massimo Micheli Opere " a caura di Cristiana Vettori Micheli
Alinea Editrice - Firenze

giovedì 20 marzo 2014

LETTERE A UN AMICO - LUGLIO 2010 FRANCO ANICHINI

Ricordi di Franco Anichini
SUI MURI DI VIAREGGIO L'IMPRONTA DI MASSIMO

Conosco Massimo Micheli sin da quando frequentavo , negli anni 50, l'istituto d'arte Augusto Passaglia di Lucca. Tutte le mattine prendevamo lo stesso treno che sbuffando e ansimando bianco vapore ci aspettava nell'ultimo binario della stazione. I Vagoni con i sedili di legno erano per lo più occupati da noi studenti e da impiegati pendolari. Massimo e' un pò più grande di me e frequentava le classi superiori della sezione di pittura, mentre io ero in quelle inferiori.
Vestiva spesso di nero e spesso lo vedevi chiacchierare con una bella ragazza di nome Cristiana diventata poi sua moglie e compagna di vita. Conservo di quegli anni alcuni schizzi che un giorno Massimo fece in treno, ritraendo un uomo che indossava un cappello di pelliccia; con pochi rapidi tratti di penna riusci', stupendomi a fissare i caratteri somatici dell' uomo. Sono passati gli anni e ci siamo ritrovati io insegnate al Liceo Scientifico di Viareggio e lui a quello artistico di Lucca.....Omissis

Tratto da " una lettera a un amico " di Franco Anichini per Massimo Micheli
Dal libro biografico " Massimo Micheli Opere " a caura di Cristiana Vettori Micheli
Alinea Editrice - Firenze
2002 AUTORITRATTO - tecnica mista cm. 18x24



giovedì 6 marzo 2014

1995 MASSIMO MICHELI - ULTIMA OPERA PUBBLICA

Massimo Micheli, incaricato dalla Curia dipinge il ritratto dell' Arcivescovo Giuliano Agresti.

1995 - MASSIMO MICHELI - ULTIMA OPERA PUBBLICA

Nel 1995 Massimo Micheli dipinge la sua ultima opera pubblica nel salone dell' Arcivescovado di Lucca, il ritratto dell' Arcivescovo Mons. Giuliano Agresti.


1995 - Massimo Micheli " Ritratto di Mons. Giuliano Agresti Arcivescovo di Lucca "
tecnica tempera  murale cm . 80x110
Lucca Palazzo Arcivescovile Sala delle Riunioni.

Nel grande salone si ammira una teoria di ritratti commissionati dalla Curia e raffiguranti tutti gli arcivescovi succeduti nei secoli alla guida della diocesi, con le date d'ingresso e di morte.
Le figure degli arcivescovi chiamano i lucchesi alla riflessione e al ricordo della propria storia.

MASSIMO MICHELI RICORDA MONS. GIULIANO AGRESTI ARCIVESCOVO DI LUCCA

Giunse allo studio sulle mura di Lucca in occasione di un incontro organizzato per presentare una delle mie opere.
Fu per me un immensa gioia, avevo spedito l'invito ma non credevo che avrebbe partecipato all'evento, parlammo a lungo. Vide le mie pitture e ne comprese i contenuti perche' anche Lui era un artista. Mi disse che scriveva, dopo qualche tempo mi regalo' una delle sue opere. San Francesco Giullare di Dio.
Ricordo che scelse gli abiti piu belli e preziosi perche potessi realizzare i ritratti degli arcivescovi Torrini e Bartoletti, poi mi fece avere le loro fotografie ed io mi misi al lavoro.
Quando feci il suo ritratto,  nel mio studio, avemmo più tempo per parlare per conoscerci meglio mi descrisse le sue pitture, mi disse della musica che suonava, del viaggio in Brasile, della povertà e della gioia dei tanti bambini mentre mangiavano il gelato da lui regalato.
Andava  a fondo delle cose, con grande fede, credeva in quello che faceva, sentiva profondamente la sua missione. Ha sempre dimostrato stima e fiducia nei miei confronti, mi ha affidato incarichi importanti e per questo gli sarò sempre riconoscente. Mi sento intimamente onorato di averlo conosciuto, ci univa amicizia, stima, fiducia e rispetto reciproco.

1995 - Concluso il ritratto murale nel salone della Curia di Lucca in ricordo dello stimato amico Arcivescovo Giuliano Agresti non ha più dipinto.

1997 - Massimo Micheli lascia l'insegnamento per motivi di salute e con la famiglia si trasferisce a Viareggio.

1992-1993 MASSIMO MICHELI OPERE DA COLLEZIONE PERSONALE

1992 Massimo Micheli " Grande natura morta con cesto " tempera su tavola cm 100x122

1993 Massimo Micheli - " Fichi neri " tempera su tavola cm 30x21

1991 - MASSIMO MICHELI COLLEZIONE PERSONALE - RITRATTO DEL FIGLIO SIMONE











































































1991 Massimo Micheli - " Ritratto del Figlio Simone " tempera su carta cm 25x34