venerdì 2 dicembre 2016

CACCIA - 6 Ottobre 1953

A SORPRESA MI E' STATO CONSEGNATO UN QUADRO REALIZZATO DA MIO MARITO MASSIMO MICHELI, SI TRATTA DI UNA NATURA MORTA CON SOGGETTO CACCIA RAPPRESENTATA DA DUE FAGIANI E UN BOSSOLO DI CARTUCCIA GIACIENTI SU UN TAVOLO. IL QUADRO RISALE AL 6 OTTOBRE DEL 1953.
Questa opera mi e' stata regalata da Franco Anichini che ringrazio di cuore.


Massimo Micheli " CACCIA " 6 OTTOBRE 1953 - Olio su tela


mercoledì 30 aprile 2014

1858 - RITRATTO DEL FRATELLO GIULIANO

Viareggio 27/4/2014

1958 Massimo Micheli  dipinge il ritratto di suo fratello Giuliano con una mascherina in mano.
Oggi ne è proprietario Maurizio Bonardi di Cremona e Daniele Ciuffi, e è il primo fra i collezionisti privati che mi contatta per aderire al progetto di ricerca delle opere di mio marito presenti nelle collezioni private.

Questo quadro fu scelto da Carlo Carra' come simbolo del Concorso " Maschere e Carnevale"e scrisse anche un breve articolo nella cronaca di Viareggio dedicato al giovane autore.
Il quadro rimase esposto nella sala del Ristorante Montecatini per vario tempo.
Riappare in un mercatino di oggetti usati a Viareggio e viene acquistato dagli attuali proprietari che iniziano una ricerca che li conduce al mio blog e.....  in seconda battuta alle inserzioni diffuse via internet ......

1958 - Massimo Micheli " Ritratto del fratello Giuliano " tempera su tavola cm. 50x70


CERCHIAMO LE OPERE DI MASSIMO MICHELI PRESENTI NELLE COLLEZIONI PRIVATE

FACCIAMO UN APPELLO A TUTTI COLORO CHE POSSIEDONO LE OPERE DI MASSIMO MICHELI  PERCHE ABBIAMO IL DESIDERIO DI REALIZZARE UN ARCHIVIO FOTOGRAFICO COMPLETO CHE COMPRENDA TUTTE LE SUE OPERE.

E' NECESSARIA UN IMMAGINE FOTOGRAFICA CON LE DIMENSIONI DELL'OPERA E IL NOME DEL PROPRIETARIO.

Abbiamo pubblicato due annunci sui maggiori portali per questo genere di servizio , su ebay annunci e su subito.it

giovedì 10 aprile 2014

PENSIERI

Cristiana Vettori
Pensieri riconoscenti vanno a mio figlio Simone per i suoi amorevoli incitamenti rivoltimi
nella fase di stesura di questa monografia e per il notevole supporto materiale;
al mio tutor Damiano Pierotti che ha contribuito a realizzare questo blog con particolare
gusto e capacità;
a Lucio Ghilardi fotografo ufficiale di ogni opera dell'artista.
Grazie di cuore a tutti anche a chi leggerà questi scritti e guarderà le immagini ma soprattutto a chi scriverà ancora di Massimo Micheli studiandone a fondo tutte le sue opere quelle presenti in questo blog e quelle da ricercare nelle collezioni private.

Cristiana Vettori Micheli 
Viareggio 10 Aprile 2014



Biografia della curatrice del libro e del Blog

Cristiana Vettori nata a Firenze 08/05/1939, nel 1957 consegue il diploma di Maestro d’Arte e nel 1958 l’abilitazione per l’insegnamento del disegno e storia dell’arte per ogni ordine e grado di scuola. Dal 1960 al 1997 insegna nelle scuole statali (medie, licei scientifici e istituti magistrali sperimentali).
Nel 1985 incarico di relatrice al Corso di Formazione per docenti vincitori di concorso, con proiezione di audiovisivi didattici da lei creati. Nel 1985/86 e 1988/89 è nominata dal MPI commissaria al concorso di abilitazione all’insegnamento di Educazione Artistica.
Ha scritto articoli mensili di didattica per il triennio scuola media incaricata dall’editrice La Scuola di Brescia. Ha scritto articoli di critica d’arte contemporanea per quotidiani: La Nazione, Il Tirreno, Il Messaggero, Vogue Bambini, Il Notiziario del Comune e della Provincia di Lucca.
Dal 1980 ha condotto ricerche didattiche nel settore audiovisivo ottenendo rilevanti risultati. Nel 1981/82 per la Provincia di Lucca: sono realizzati gli audiovisivi “Indagini per una scelta” e “Vetrate istoriate” di Giuseppe Ardinghi, Premio internazionale Centro Psicografico di Maser.
1983/87 con i finanziamenti del MPI idea e produce i seguenti moduli: “Il grande crocefisso” di Massimo Micheli, “Una spiaggia” di Antonio Possenti, “Affresco”di Massimo Micheli, “Una giostra improbabile” di Gianpaolo Bianchi, Design ”La sedia”. Gli audiovisivi sono stati apprezzati e premiati tredici volte anche da registi come Montaldo, Lizzani e Nichetti. Sono composti di ottanta diapositive e un nastro sonoro sincronizzato trasformati in VHS e in DVD.
Il Comune di Lucca organizza per i cittadini le “Visite guidate” è richiesta la collaborazione e la proiezione degli audiovisivi negli anni 1985 – 1986 – 1987 in palazzo Orsetti sono proiettati: Vetrate istoriate, Affresco, Litografia, a seguire dibattito e visita guidata.
Pubblicazioni: 1981 volumetti “Affreschi e tempere di Massimo Micheli nella chiesa del S. Cuore di Viareggio” copie numerate da 1 a 1300; 2009 libro “In facendo” raccolta degli articoli scritti per Scuola e Didattica 1986/1989; 2011 libro Massimo Micheli Opere Ed. Alinea.

giovedì 3 aprile 2014

2011 MASSIMO MICHELI " CESAR "

"011 Massimo Micheli "Cesar " tecnica mista cm 16x24

LETTERA A UN AMICO - MAGGIO 2011 ALESSANDRO SALVATI

A MASSIMO PITTORE VIAREGGINO

 Il tuo volto scavato,
le tue mani ormai
ferme, 
i tuoi occhi
ancora bambini.
Ed intorno,
a farti corona,
i tuoi quadri
quasi altro te stesso.
Nessuno di te potrà dire
chi era quest'uomo:
l'arte non muore
ma vive per sempre

Alessandro Salvati, Viareggio
" Il tempo, poesie, 2009, " Ed. Marco Del Bucchia Massarosa (Lu)

2005 Massimo Micheli "autoritratto " acquerello cm. 18x24



LETTERA A UN AMICO - GENNAIO 2011 GIOVANNI ANGELICI

LA SOFFERENZA DELLA CREAZIONE

Ti penso su un’impalcatura a combattere con calce e colori per dare alla materia pensiero e anima, una vera guerra fatta di fatica per il corpo, le mani soprattutto e per lo spirito in lotta col caos per piegarlo al pensiero, all’arte e proprio per te, alla voglia della santità.
E’ la sofferenza della creazione.
L’uomo non è Dio non può creare in sei giorni la terra e il genere umano, l’uomo-artista se vuol far vivere la materia deve plasmarla con fatica fino a consumarsi le mani.
Non lo so perché sono passati tanti anni, ma questa sensazione di te, della tua lotta – arte, spirito e materia – mi è rimasta appiccicata dentro.
Eppure per me, era il solito lavoro, allora quasi giornaliero, uno delle migliaia per il TG1 dove contava soltanto seguire il lavoro della troupe e l’importante era controllare che non facessero sporco e chiasso.
Eppure quella volta alla chiesa del Sacro Cuore o della Resurrezione di Viareggio, credo, è passato un secolo non ricordo bene, qualche cosa mi ha ferito e una sensazione particolare, quasi inspiegabile, mi è rimasta dentro.
L’ho ripensata, questa sensazione qualche volta nel tempo, non lo so più bene, ma credo di aver visto, o sentito o forse immaginato soltanto di essermi trovato davanti a un artista in cerca, al di là dell’arte, della santità, anzi della santità nell’arte.
Ecco perché, quando Cristiana tua moglie, mi ha invitato con educato e semplice entusiasmo a rivederti, ho detto di sì.
Devo chiarirmi quella vecchia sensazione mai razionalizzata, irrisolta ma ancora viva, pur essendo passati molti anni, rimasta sopita dall’incontro fugace, se non banale, fra un’artista e un giornalista in lotta col tempo che non sa oggi quello che ha fatto ieri.
Nel mio caso poi, non ero né sono un’artista, né un pensatore, ma soltanto un vecchio cronista, che al massimo rimugina.
Ti ho rincontrato quasi sul mare da Galliano a Viareggio questa volta imprigionato su una diversa impalcatura e ho capito che questa per te era una prova forse anche più libera: l’artista che scavava con calce e colori, ora non ha più bisogno di materia, se n’è liberato e può creare in spiritualità piena, senza fatiche terrene e materiali.
 Quello che come artista potevi fare per noi, l’hai fatto, forse tutto è compiuto.
I tuoi Santi sono lì, aspettano che noi li guardiamo per capirne gli insegnamenti, mangiarne e berne la sostanza.
Ora ci sei tu, libero.
Mentre parlavo di te con Cristiana, ho seguito il tuo sguardo lontano.
Tu, mi è parso, continuavi a dipingere e affrescare, solo per te, dentro di te.
L’artista non muore mai, vive creando.
Forse per te è la seconda prova che Qualcuno ti ha offerto.
Altrettanto difficile e alta come la prima, è quella della ricerca della spiritualità, della santità nell’arte.
Per il corpo è certamente più dolorosa e atroce, per noi semplici umani è anche la più ingiusta.
Ci vuole tanta fede per accettarla.
Tu che parlavi con uomini santi, puoi farcela.
Ho visto che seguivi la luce del sole, l’azzurro del cielo, il camminare delle nuvole e penso che ne facevi affreschi che noi non vedremo mai.
Sono sicuro che sono bellissimi, puri, pieni di spiritualità.
Ora Massimo, non cammini più, ora voli.
Giovanni Angelici, Viareggio Gennaio 2011

2003 Massimo Micheli "lucernetta " tecnica mista cm 18x24