Autoritratto di Massimo Micheli - L' ULTIMO COMBATTIMENTO
Nel Castello sulle Mura di Lucca, sopra Porta Santa Maria, c’era il suo splendido studio e lì Massimo Micheli stava dipingendo l' autoritratto “Ultimo combattimento”.
Con lui c’era Lucio Ghilardi, il suo fotografo di fiducia che lo osservava in riverente silenzio. Mancavano le ultime pennellate, poi il quadro sarebbe stato terminato. L’opera, dipinta a tempera su tavola con la tecnica usata dagli artisti del Rinascimento, esprime angoscia disperata e forte volontà di reagire. Il male si è manifestato, non compreso dagli estranei e sottovalutato da tanti. L’Ultimo combattimento mostra tutta la disperazione dell’artista che sente avvicinarsi il momento della fine. La mente è viva, ma il corpo non risponde. Desolato ripete spesso “ Mi manca l’elettricità…!
Lucio alterna le riprese muovendosi nello studio, posando per il suo amico nel dettaglio delle mani o fermando la telecamera sul cavalletto, voleva un ricordo di se stesso con il suo insegnante artista, stimato e preferito.
Nello studio regnava il silenzio… tutti e due taciturni, si capivano perfettamente.